Tivoli, Basilica Cattedrale di San Lorenzo M., Domenica 1° novembre 2015
Carissimi fratelli e sorelle,
celebriamo la solennità di Tutti i Santi che per volontà del Servo di Dio, Mons. Guglielmo Giaquinta, a noi tanto caro, dal 1957 coincide con la Giornata della santificazione universale.
Mentre la liturgia della Chiesa oggi ci fa guardare a questa moltitudine immensa che sta davanti al trono e davanti all’Agnello, avvolti in veste candide, tenendo rami di palme nelle mani – i santi di ieri e di oggi, quelli conosciuti da sempre, fino all’ultimo cristiano che dopo aver vissuto fedelmente il Vangelo è ora, varcata la soglia della morte, davanti al volto bello di Dio per godere di Lui in eterno in attesa del giorno in cui anche i corpi risorgeranno – nello stesso tempo ci vuole stimolare a vivere il battesimo che abbiamo ricevuto come chiamata alla santità. A quella che il Concilio Vaticano II chiama “Universale vocazione alla santità nella Chiesa”.
Ma cosa deve e può muoverci a vivere la santità, ossia la “misura alta della vita cristiana ordinaria”?