L’abbraccio non è solo un gesto, non è questione di due braccia che stringono!
L’abbraccio non è solo un sentimento, un moto del cuore che passa!
L’abbraccio è altro...!
È un linguaggio dell’animo, un impegno a tradurre in gesti ciò che si esprime nel segno!
L’abbraccio prima che umano è divino e, come accade sempre nella fede, si può proporre solo nella misura in cui se ne fa esperienza personale: allora, e solo allora, l’abbraccio non sarà più decisione umana, ma condivisione di un dono ricevuto; non nascerà più dall’uomo ma da Dio; non dirà solo la bontà dell’uomo, ma esprimerà l’amore di Dio. In questo tempo non è possibile stringerci nell’abbraccio e ne sentiamo la mancanza ma possiamo “vivere l’abbraccio” negli atteggiamenti che esso esprime e che, di domenica in domenica,“tradurremo” nel cammino dell’Avvento. La corona dell’Avvento, con il simbolo della luce che verrà acceso in casa ogni domenica aiuterà a vivere in famiglia, nella settimana, l’atteggiamento dell’abbraccio. La casa e la famiglia, oltre e insieme alla Chiesa, continueranno ad essere i luoghi nei quali vivere la dimensione della fede, con atteggiamenti quotidiani che la incarnano e le danno forma.
A tutti un buon cammino nella luce dell’abbraccio!